È dell'inferno dei poveri che è fatto il paradiso dei ricchi.
Inferno cristiano: fuoco. Inferno pagano: fuoco. Inferno maomettano: fuoco. Inferno indù: fiamme. A credere alle religioni, Dio è un rosticciere.
Se Dio avesse voluto che l'uomo indietreggiasse, gli avrebbe messo un occhio dietro la testa. Noi guardiamo sempre dalla parte dell'aurora.
La suprema felicità della vita è la constatazione d'essere amato, e amato per se stesso; anzi diciamo meglio, malgrado se stesso: questa convinzione, il cieco l'ha.
I giudici, in generale, si regolano in modo che il loro giorno di udienza coincida con il loro giorno di malumore, allo scopo d'aver sempre qualcuno su cui sfogarsene comodamente, in nome del re, della legge e della giustizia.
Non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori.
La povertà non porta infelicità, porta decadimento.
Chi si adatta bene alla povertà è ricco.
Se vuoi salire fino al cielo, devi scendere fino a chi soffre e dare la mano al povero.
Era così povera che quando si mangiava le unghie apparecchiava la tavola. Spesso prendeva qualcosa di caldo: la febbre.
La scuola della povertà è la nulrice dei grandi animi.
Tutti quelli che ameranno i poveri in vita non avranno alcuna timore della morte.
È il povero che conta le sue pecore.
Per farsi un amico ci vuole quasi una vita. Bisogna essere stati poveri insieme e qualche volta felici.
La povertà non disonora nessuno, ma è maledettamente incomoda.
Nulla è scandaloso quanto gli stracci e nessun crimine è vergognoso quanto la povertà.