Chi ha paura della povertà non è degno d'avere la ricchezza.— Voltaire
Chi ha paura della povertà non è degno d'avere la ricchezza.
Non si è mai disputato se c'è luce a mezzogiorno.
Non che il suicidio sia sempre follia. Ma in genere non è in un accesso di ragione che ci si ammazza.
Quando s'intraprende una traduzione, occorre scegliere l'autore come si sceglierebbe un amico, ossia di gusto conforme al proprio.
Tutti i vizi di tutte le età e di tutti i paesi del globo riuniti assieme, non eguaglieranno mai i peccati che provoca una sola campagna di guerra.
Quando abbiamo perso tutto, inclusa la speranza, la vita diventa una disgrazia e la morte un dovere.
Solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita, i ricchi possono solo tirare a indovinare.
La sofferenza dei poveri è nostra! E vogliamo sperare che questa nostra simpatia sia di per sé stessa capace di suscitare quel nuovo amore che moltiplicherà, mediante un'economia provvida e nuova al suo servizio, i pani necessari per sfamare il mondo.
Nessuna società può essere felice se la sua maggior parte è povera e miserabile.
I ricchi sono mortalmente tenuti ad essere probi; i poveri, no.
La ricchezza dei poveri è rappresentata dai loro figli, quella dei ricchi dai loro genitori.
C'è una povertà in questo tipo di vita, una povertà diversa da quella materiale di una volta. Una povertà interiore che, più che far paura, umilia. Umilia la grande ricchezza, la grande potenzialità che c'è in ognuno di noi.
Quando il povero dona al ricco, il Diavolo se ne ride.
La vita è una cella un po' fuori dell'ordinario, più uno è povero più si restringono i metri quadrati a sua disposizione.
La povertà è la consapevolezza della mancanza. La ricchezza è la consapevolezza dell'abbondanza.
La peggior povertà non è di chi non abbia abbastanza, ma di chi sempre desideri più che non ha.