La povertà è la consapevolezza della mancanza. La ricchezza è la consapevolezza dell'abbondanza.— Kriyananda
La povertà è la consapevolezza della mancanza. La ricchezza è la consapevolezza dell'abbondanza.
Non troverai mai la pace finché essa non diventerà una componente dell'attività stessa.
Incoraggia gli altri nei loro punti di forza e non sminuirli mai per le loro debolezze. Nel dare forza agli altri, anche tu diventerai più forte. Al contrario, mortificando gli altri, mortificherai solo te stesso.
Risolvi le difficoltà elevando il tuo livello di coscienza. Tieni fissa la mente nel punto fra le sopracciglia: la sede della supercoscienza.
Non prestare molta attenzione alle opinioni degli altri, e neppure alle tue! La verità non è una questione di opinioni: la verità, semplicemente, è.
Il potere che viene attraverso il perfetto controllo di tutti i nostri appetiti naturali dà accesso a un'energia illimitata.
Un miliardario spesso non è che un povero uomo con tanti soldi.
Non è una vergogna diventare ricchi. Ma è una vergogna morire ricchi.
Mi domandi quale sia la giusta misura della ricchezza? Primo avere il necessario, secondo quanto basta.
A questo mondo non si diventa ricchi per quello che si guadagna, ma per quello a cui si rinuncia.
La ricchezza copre tutto: la volgarità, la stupidità, l'ignoranza. È frutto non di doti speciali, ma di abilità che a volte accomunano il ricco e il criminale.
Se i ricchi non sono felici, vuol dire che nessuno può essere felice.
La ricchezza è una condizione relativa: è ricco chi guadagna di più di quanto spende e, viceversa, è povero chi ha esigenze superiori al reddito.
È nell'interesse del mondo commerciale che la ricchezza possa trovarsi dappertutto.
Ricchezza. I risparmi di molti nelle mani di uno solo.
Se la ricchezza non ci dà la felicità, ci fa sopportare meglio l'infelicità.