Ai poveri è proibito fare all'amore!— Papa Pio II
Ai poveri è proibito fare all'amore!
Al piacere si accompagna sempre il dolore. E com'è delle cose di questo mondo, nulla ci è dato di eterno.
Piccola cosa è il piacere nel corso della vita umana: lunghissimi invece i fastidi.
La sofferenza dei poveri è nostra! E vogliamo sperare che questa nostra simpatia sia di per sé stessa capace di suscitare quel nuovo amore che moltiplicherà, mediante un'economia provvida e nuova al suo servizio, i pani necessari per sfamare il mondo.
È nobile cosa la povertà accettata con gioia.
Se non otterrò nulla dalla casa del ricco, mi daranno qualcosa alla casa del povero. Coloro che molto possiedono spesso sono avidi; quelli che hanno poco sono sempre pronti a spartirlo.
È una triste verità che perfino i grandi uomini hanno parenti poveri.
Nessuno di noi è povero se non desidera il superfluo e possiede il necessario, che per natura è assai poco.
La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.
Chi ha paura della povertà non è degno d'avere la ricchezza.
La povertà e le ostriche sembrano sempre andare in compagnia.
Aiutare i poveri non vuol dire semplicemente distribuire denaro. Vuol dire soprattutto permettere loro di istruirsi e curarsi, metterli in condizione di provvedere ai propri bisogni.
Attraverso le apparizioni di Lourdes, Nostra Signora ha voluto restaurare in noi l'amore dei poveri e della povertà, un amore ingegnoso e liberatore.