Ai poveri è proibito fare all'amore!— Papa Pio II
Ai poveri è proibito fare all'amore!
Al piacere si accompagna sempre il dolore. E com'è delle cose di questo mondo, nulla ci è dato di eterno.
Piccola cosa è il piacere nel corso della vita umana: lunghissimi invece i fastidi.
Dobbiamo pensare quanto più lieve dolore sia non avere che perdere: e comprenderemo che la povertà ha tanto meno materia di sofferenze quanto minore ne ha di danni.
Tutti qui viviamo in una condizione di ambiziosa povertà.
Noi non ci occupiamo dei poverissimi. Questi sono inimmaginabili e li possono avvicinare solo gli esperti di statistica o i poeti. La nostra storia tratta della gente di buona famiglia, o di coloro che sono obbligati a far finta di esserlo.
Solo i poveri conoscono il significato della vita; chi ha soldi e sicurezza può soltanto tirare a indovinare.
Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio.
La povertà da sola non è [...] in grado di protestare.
Nessuno di noi è povero se non desidera il superfluo e possiede il necessario, che per natura è assai poco.
Chi è povero, essendo amato?
Ogni buona composizione è soprattutto un lavoro di astrazione. Tutti i bravi pittori lo sanno. Ma il pittore non può fare del tutto a meno dei soggetti senza che il suo lavoro soffra di impoverimento.
La vera tragedia dei poveri è che non si possono permettere altro che l'abnegazione. I bei peccati, come tutte le cose belle, sono privilegio dei ricchi.