I poveri sono i negri d'Europa.— Nicolas Chamfort
I poveri sono i negri d'Europa.
La ricchezza e l'apparato che ne consegue trasformano la vita in una rappresentazione in cui, col tempo, anche l'uomo più onesto deve, suo malgrado, diventare un commediante.
Si potrebbe applicare alla città di Parigi, pari pari, la definizione di santa Teresa relativa all'inferno: "Il luogo che puzza e dove non c'è amore".
La stima val più della celebrità, la considerazione più della fama, l'onore più della gloria.
Il vizio non sarebbe completamente vizio se non odiasse la virtù.
Soltanto l'inutilità del primo diluvio trattiene Dio dal mandarne un secondo.
Chi ha paura della povertà non è degno d'avere la ricchezza.
Oggi casa povera è il mondo intero, che ha tanto bisogno di Dio!
D'accordo: la povertà non è una vergogna. Ma quel che m'insospettisce è il fatto che questa sentenza sia stata inventata dai ricchi.
Solo chi ama conosce. Povero chi non ama!
La sola cosa che può consolare della povertà è la stravaganza.
L'avarizia comincia dove finisce la povertà.
Lasciate che vi dica una cosa. Non c'è nobiltà nella povertà. Sono stato un uomo povero, e sono stato un uomo ricco. E scelgo di essere ricco tutta la vita, dannazione!
Ogni buona composizione è soprattutto un lavoro di astrazione. Tutti i bravi pittori lo sanno. Ma il pittore non può fare del tutto a meno dei soggetti senza che il suo lavoro soffra di impoverimento.
È difficile non lagnarsi della povertà, mentre è facile non andare orgogliosi della ricchezza.
La povertà da sola non è [...] in grado di protestare.