I poveri sono i negri d'Europa.
Il teatro tragico ha l'enorme inconveniente morale di dare troppa importanza alla vita e alla morte.
Amore, amabile follia.
La parola più ragionevole che sia stata detta sul celibato e sul matrimonio è questa: qualunque cosa farai, te ne pentirai.
Spesso si lascia in pace chi ha appiccato l'incendio e si castiga chi ha dato l'allarme.
La fortuna è spesso come le donne ricche e spendaccione, che mandano in rovina le case in cui hanno portato una ricca dote.
Bisognerebbe andare a scuola di povertà per contenere il disastro che la ricchezza sta producendo.
Senza il purgatorio e l'inferno, il buon Dio non sarebbe che un povero re.
Chi è povero, essendo amato?
Di chi è meglio che sia piena la città: di ricchi, che coi loro mezzi aiutano sé e gli altri, o di poveri, che né a sé né agli altri sono di aiuto?
Non c'è protezione migliore dai ladri che la povertà.
Se la povertà è madre del crimine, la stupidità ne è il padre.
È nobile cosa la povertà accettata con gioia.
La ricchezza dei poveri è rappresentata dai loro figli, quella dei ricchi dai loro genitori.
Per ogni povero che impallidisce di fame, c'è un ricco che impallidisce di paura.
Quando la povertà bussa alla porta, l'amore salta dalla finestra.