L'Inferno non è che il Paradiso capovolto.— Giovanni Papini
L'Inferno non è che il Paradiso capovolto.
Tutto ciò che è davvero desiderabile è per gli uomini impossibile; tutto ciò che è possibile abbassa o delude, cioè non è desiderabile.
La malizia è una musa più efficacemente ispiratrice che non l'amicizia.
I medici sono più pericolosi delle malattie, ma le medicine sono ancor più pericolose dei medici.
L'avarizia degli uomini è tanto grande che ciascuno s'ingegna quanto può di prender molto dagli altri e di render poco.
La modestia è la forma più insulsa dell'orgoglio.
Da quando l'uomo non crede più all'inferno, ha trasformato la sua vita in qualcosa che somiglia all'inferno. Non può farne a meno.
Si è sempre tentato di tenere insieme gli uomini con la forza o le minacce. La minaccia dell'inferno era un tentativo di questo tipo.
L'inferno è per i puri; questa è la legge del mondo morale. Esso è infatti per i peccatori, e peccare si può soltanto contro la propria purezza. Se si è una bestia, non si può peccare e non si sente nulla di un inferno.
Anche Iddio ha il suo inferno: è il suo amore per gli uomini.
È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno.
L'inferno è la mia passione.
L'invenzione dell'inferno è la cosa più orrenda, ed è difficile concepire come, dopo questa invenzione, ci si possa ancora aspettare qualcosa di buono dagli uomini.
L'inferno è lastricato di buone intenzioni.
L'inferno è il paradiso più la morte.
L'inferno inutile ai savi è necessario all'insensata plebe.