Chi appartiene alla disperazione non può appartenere a nessuno.— Ferruccio Masini
Chi appartiene alla disperazione non può appartenere a nessuno.
Bisogna ridere della propria tristezza come ridono gli dèi.
Si può far finta di filosofare, ma non si può far finta di vivere.
Ridere di sé è facile, ridere del mondo un po' meno. Ridere, ridere solamente, impossibile.
La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo qualcuno si ricorda di accendere la luce.
Sapere in quale parte del corpo portare l'attenzione e come respirare, annulla all'istante l'effetto della disperazione.
Essere allegri non significa necessariamente essere felici, talvolta si ha voglia di ridere e scherzare per non sentire che dentro si ha voglia di piangere.
La nostra politica non è diretta contro alcun paese o dottrina, bensì contro la fame, la miseria, la disperazione o il caos.
Il disperare aggrava non soltanto la nostra miseria ma anche la nostra debolezza.
Ti prego non abusare di me, sono già disperato!
Non abbattere mai un albero in inverno. Non prendere mai una decisione negativa in momenti di sconforto. Non prendere mai le decisioni più importanti quando sei nel peggior umore. Aspetta. Sii paziente. La tempesta passerà. Arriverà la primavera.
La malinconia si tira dietro la disperazione ché loro sono amiche, e tutte e due insieme mettono le mani a imbuto sulla bocca e chiamano a piena voce le malattie.
È sempre svantaggioso combattere contro chi non ha nulla da perdere.
E io ti dico, un dolore disperato è privo di passione.