Che conforto possiamo guadagnare dalla speranza;Se no, che determinazione dalla disperazione.— John Milton
Che conforto possiamo guadagnare dalla speranza;Se no, che determinazione dalla disperazione.
La pace ha le sue vittorie, non meno celebri di quelle della guerra.
È quasi uguale uccidere un uomo che uccidere un buon libro. Chi uccide un uomo uccide una creatura ragionevole, immagine di Dio; ma chi distrugge un buon libro uccide la ragione stessa, uccide l'immagine di Dio nella sua stessa essenza.
La pace corrompe non meno di quanto la guerra distrugge.
Quando ascoltando vecchie canzoni o addirittura marce militari sento un brivido che comincia a serpeggiarmi per le vene, mi oppongo alla tentazione dicendomi che anche gli scimpanzé, per prepararsi o istigarsi alla lotta, emettono rumori ritmici.
Esser cieco non è triste; esser cieco ma non essere capace di sopportare la cecità, questo è triste.
La disperazione è solo per coloro che vedono la fine senza dubbio possibile.
Pochi sono i mali senza rimedio: fa più vittime la disperazione che la speranza.
Così è la disperazione, come una preghiera senza destinatario.
La preghiera è guarigione: non dal male, ma dalla disperazione.
Chi non ha mai sperato non può mai disperare.
Solo uno spirito disperato può raggiungere la serenità, e per essere disperati bisogna aver molto vissuto e amare ancora il mondo.
La più grande ispirazione nasce spesso dalla disperazione.
Non esiste via più disperata di quella che conduce alla perfezione.
È meglio una fine disperata che una disperazione senza fine.