Domani nella battaglia pensa a me, dispera e muori.— Javier Marías
Domani nella battaglia pensa a me, dispera e muori.
E' molto raro provare una debolezza, una vera debolezza per qualcuno che la produca in noi... che ci renda deboli.. che ci impedisca di esser oggettivi e ci disarmi in eterno.
Le persone sono volubili e instabili e fragili e si distraggono dai propri interessi per qualunque cosa, tradendo o sfumando cosí il loro carattere.
Rara è la fiducia che prima o poi non si tradisca.
Quasi nessuno sa cosa non vuole, e meno ancora cosa vuole.
La cosa piú intollerabile è che si trasformi in passato chi si ricorda come futuro.
Non c'è cosa come l'assenza di fiducia; è sempre l'una delle due condizioni - ottimismo, o cinismo e disperazione.
La maggioranza dell'umanità vive un'esistenza di quieta disperazione. Ciò che chiamiamo rassegnazione non è altro che disperazione cronica.
La disperazione è rabbia senza alcun posto dove andare.
L'umanità si trova oggi ad un bivio: una via conduce alla disperazione, l'altra all'estinzione totale. Speriamo di avere la saggezza di scegliere bene.
Essere rifiutati o respinti può essere estremamente doloroso ma non venire corteggiati o non avere il coraggio di corteggiare causa un'infelicità che con il passare del tempo porta alla disperazione.
L'uomo più disperato è solamente colui che meglio nasconde la sua speranza.
La religione (mi ha detto una brutta fanciulla) all'occasione è necessaria per difendersi dalla disperazione, per esempio quando si è brutti.
Il voto nasce quando la speranza more.
È quando non si ha più speranza che non si deve disperare di nulla.
La speranza è una virtù, virtus, una determinazione eroica dell'anima. La più alta forma della speranza è la disperazione vinta.