La maggioranza degli uomini vive in quieta disperazione.
La fretta crea gli sprechi, nella vita non meno che nei lavori casalinghi.
Non c'è una sorta di sangue versato, quando viene ferita la coscienza? Attraverso questa ferita scorrono via la vera umanità e l'immortalità dell'uomo, ed egli sanguina fino a morte eterna.
Ci vogliono due persone per dire la verità: una che parli e un'altra che ascolti.
Albeggia solo quel giorno nel quale siamo svegli.
Diciamo che il nostro è l'unico modo di vita: ma ve ne sono così tanti altri! Tanti quanti i raggi che in un cerchio possono essere tracciati dal centro.
Rassegnarmi a tutto l'orrore d'una lunga prigionia, rassegnarmi al patibolo, era nella mia forza. Ma rassegnarmi all'immenso dolore che ne avrebbero provato padre, madre, fratelli e sorelle, ah! questo era quello a cui la mia forza non bastava.
Solo i principi valgono la pena di una lotta e d'una sconfitta; per tutto il resto si può essere arrendevoli.
La rassegnazione è il coraggio del dolore cristiano.
Rifiuto di rinunciare a me stesso e rassegnarmi. Un uomo rassegnato è un uomo morto prima di morire, ed io non voglio essere morto prima di morire. Non voglio morire da morto! Voglio morire da vivo!
Non c'è rimedio a niente nella vita.
Quando la morte verrà accettiamola indifferenti e lasciamoci condurre dentro il mistero.
Al mondo c'è una sola cosa peggiore dell'uso della violenza, ed è il piegarsi alla violenza.
Devi prendere l'amaro con l'acido.
Dall'abito della rassegnazione sempre nasce noncuranza, negligenza, indolenza, inattività, e quasi immobilità.
La legge di Murphy dice che tutto quello che deve accadere, accadrà. E a noi non sembrava assolutamente una cosa brutta.