Per non assuefarsi, non rassegnarsi, non arrendersi, ci vuole passione. Per vivere ci vuole passione.— Oriana Fallaci
Per non assuefarsi, non rassegnarsi, non arrendersi, ci vuole passione. Per vivere ci vuole passione.
Al giorno d'oggi ci si prende e ci si lascia con troppa facilità. Si pratica il piacere come uno sport, e il facile gioco dei rapporti amorosi conduce alla dissoluzione del sentimento amoroso.
Vili fino a quando un rischio li minaccia, gli umani diventan spavaldi dopo che il rischio è passato.
Vivere è molto difficile, morire è sempre un dispiacere, e il concetto d'un Dio che aiuta ad affrontare le due imprese può dare un sollievo infinito: lo capisco bene.
Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione. Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.
Si è sempre affascinati dal vuoto. Più è fondo, più è buio, più esso ci attrae: un misterioso richiamo d'amore.
Il destino è un'invenzione della gente fiacca e rassegnata.
Solo i principi valgono la pena di una lotta e d'una sconfitta; per tutto il resto si può essere arrendevoli.
Le virtù cristiane della pazienza e della rassegnazione sono le massime virtù dell'imbecillità umana.
La collera aspira a punire: e, come osservò acutamente, a questo stesso proposito, un uomo d'ingegno, le piace più d'attribuire i mali a una perversità umana, contro cui possa far le sue vendette, che di riconoscerli da una causa, con la quale non ci sia altro da fare che rassegnarsi.
La mente ignorante non interroga le apparenze per decidere se sono corrette; essa accetta semplicemente il fatto che le cose sono come sembrano.
Essere sconfitti in partenza ci fa risparmiare un sacco di tempo.
Quella specie di coraggio ridicolo che si chiama rassegnazione.
Nell'amore come nell'attività creativa, la rinuncia è meglio di una cattiva realizzazione.
Non vi scoraggiate, ci sta sempre rimedio. E se no, quando muore quello che fa i fazzoletti, non ci possiamo più soffiare il naso?
La rassegnazione è la posizione più comoda di un infermo che si è rigirato a lungo tra i tormenti per poterla trovare, e così ha finito per stancarsi e, con la stanchezza, ha trovato anche la posizione.