Chi getta la spugna non vince mai, e un vincente non getta mai la spugna.
Supremo è il valore della tenacia: chi fa della costanza la sua parola d'ordine, taglierà via via tutti i traguardi. Il fallimento è incompatibile con la tenacia, non riuscirà mai a tenerle testa.
Il denaro è timido e sfuggente, lo si deve corteggiare e conquistare con metodi analoghi a quelli usati da un innamorato cui non manca la determinazione per sedurre la donna preferita.
Nessuno è sconfitto se non accetta di esserlo nella realtà.
Le opportunità appaiono molto spesso sotto forma di sfortuna o di sconfitta temporanea.
Nessuno è mai sconfitto fino a quando la sconfitta non viene accettata come realtà.
Nulla può essere peggiore della paura che uno abbia rinunciato troppo presto, e lasciato sospeso uno sforzo che avrebbe potuto salvare il mondo.
La speranza, al contrario di quello che si crede, equivale alla rassegnazione. E vivere non è rassegnarsi.
Rifiutati di essere malato. Non dire mai alla gente che sei malato; non rassegnarti mai. La malattia è una di quelle cose che un uomo dovrebbe combattere al suo sorgere.
Una buona dose di rassegnazione è di fondamentale importanza per affrontare il viaggio della vita.
Trovo che per vivere c'è bisogno solo di rassegnazione; dinanzi alla morte invece non provo altro che gioia.
Non c'è pace esente da grida di dolore, non c'è perdono senza sangue sparso sul terreno, non c'è accettazione che non nasca da una perdita.
Per non avere progetti, cioè non nutrire desideri o speranze, accontentarti del tuo destino, di quello che il mondo ti dà da un’alba all’altra – per vivere così devi volere molto poco, il meno che sia umanamente possibile
Solo i principi valgono la pena di una lotta e d'una sconfitta; per tutto il resto si può essere arrendevoli.
In amore il solo fallimento consiste nel non tentare più.
Ciò che dà alla tragedia il suo particolare slancio verso l'alto è il sorgere della convinzione che il mondo, che la vita non ci possano dare nessuna vera soddisfazione, e che perciò non meritino il nostro attaccamento: in ciò consiste lo spirito tragico, il quale conduce alla rassegnazione.