Non sei mai un perdente fino a che non smetti di provarci.— Mike Ditka
Non sei mai un perdente fino a che non smetti di provarci.
Il successo non è permanente, e il fallimento non è fatale.
Il successo è dato dalla disciplina e dalla pace interiore.
Ho imparato che non devi affrontare la vita con dei guantoni da baseball in entrambe le mani; devi essere capace di tirare indietro qualche cosa.
Solo i principi valgono la pena di una lotta e d'una sconfitta; per tutto il resto si può essere arrendevoli.
Non permettere a te stesso di essere scoraggiato da qualsiasi fallimento fintanto che hai fatto del tuo meglio.
A questo mondo vi è poca gente che si rassegna a perdite piccole, sono le grandi che inducono immediatamente alla rassegnazione.
Accade raramente che le cose vadano come le si desiderano, così a volte le accettiamo così come vengono.
La maggioranza dell'umanità vive un'esistenza di quieta disperazione. Ciò che chiamiamo rassegnazione non è altro che disperazione cronica.
Se uno ha davvero perso la speranza, non sarebbe così disposto a dirlo.
Ciò che dà alla tragedia il suo particolare slancio verso l'alto è il sorgere della convinzione che il mondo, che la vita non ci possano dare nessuna vera soddisfazione, e che perciò non meritino il nostro attaccamento: in ciò consiste lo spirito tragico, il quale conduce alla rassegnazione.
Pensarlo possibile ti spinge a darti da fare. Se ti rassegni, se pensi che invece il meglio sia passato, allora ti metti nel tuo angolo, immobile, ad aspettare l'arrivo del peggio.
La desistenza avviliva questo slancio, spegneva queste passioni, spingeva tutti a rinchiudersi nel terrificante perimetro circondato dalle mura del «tengo famiglia» e «mi faccio i fatti miei».