Morire bene significa sfuggire al pericolo di vivere male.
Non è perché le cose sono difficili che non osiamo farle; è perché non osiamo farle che le cose sono difficili.
La fortuna teme i forti e schiaccia i paurosi.
Con un amico decidi tranquillamente di tutto, ma prima decidi se è un amico: una volta che hai fatto amicizia, ti devi fidare; prima, però, devi decidere se è vera amicizia.
Il pericolo di vivere male è maggiore del pericolo di morire presto.
Per fare ciò che si vuole bisogna nascere re o stupidi.
Tutte le tragedie finiscono con la morte, tutte le commedie con un matrimonio.
La morte non mi fa paura, non mi ha mai fatto paura, non vedo l'ora che arrivi, solo mi dà noia la durata del viaggio prima che io torni a vivere, perché questo è sicuro, altrimenti vuol dire che il sole, le stelle, il mare, il vino, le donne, tutto ciò non esiste, e questo non può essere.
Morire è facile, prima o poi ci riescono tutti.
La morte non bisogna né temerla né desiderarla.
Morire prima di aver paura di morire può essere un dono.
Quando siamo nati abbiamo perso quanto perderemo con la morte: tutto.
Quando un uomo muore, un capitolo non viene strappato dal libro, ma viene tradotto in una lingua migliore.
Il primo sintomo della morte é la nascita.
Morire non è un crimine.
Che cos'è che ci fa così spavento della morte? Quello che ci fa paura, che ci congela davanti a quel momento è l'idea che scomparirà in quell'attimo tutto quello a cui noi siamo tanto attaccati. Prima di tutto il corpo. Del corpo ne abbiamo fatto un'ossessione.