La morte è il fondo scuro che serve a uno specchio se vogliamo vedere qualcosa.— Saul Bellow
La morte è il fondo scuro che serve a uno specchio se vogliamo vedere qualcosa.
Ma sono diligente. Mi ci metto di buona voglia e do prova di costante miglioramento. Sarò senz'altro in grandissima forma sul mio letto di morte. I buoni muoiono giovani, ma io sono stato risparmiato affinché mi possa preparare e perfezionare in modo da poter finire buono come il pane.
La sofferenza è forse l'unico mezzo valido per rompere il sonno dello spirito.
Nel fondo della sventura, siate elastici: mai addormentati ma sul punto di scivolare nel sonno.
Il sistema esige la mediocrità, non la grandezza.
Le tigri dell'ira sono son più sagge dei cavalli della sapienza.
Il mistero dell'amore è più grande del mistero della morte.
In fondo, e in sintesi estrema, è per sfuggire alla morte che ci siamo inventati il linguaggio, l'arte, la filosofia, la politica.
Il terrore della morte è dovuto all'incertezza di ciò che ci attende. La risposta è semplice e tranquillante: esattamente la medesima situazione di prima che fossimo.
La più strana di tutte le stranezze finora da me udite, m'è sembrata quella che l'uomo debba aver paura della morte, sapendo che la morte, un fine necessario e inderogabile, verrà quando verrà.
C'è una fine per tutto e non è detto che sia sempre la morte.
Chi sarebbe così insensato da morire senza aver fatto almeno il giro della propria prigione?
La morte è l'ignoranza della vita: quanti uomini morti si aggirano tra i viventi.
La morte è così poco temibile che proprio per merito suo non dobbiamo temere nulla.
Morire per dormire. Nient'altro. E con quel sonno poter calmare i dolorosi battiti del cuore, e le mille offese naturali di cui è erede la carne! Quest'è una conclusione da desiderarsi devotamente. Morire per dormire. Dormire, forse sognare.
L'importante è che la morte mi colga vivo.