La radice di qualsiasi schiavitù è la morte.— Olivier Clément
La radice di qualsiasi schiavitù è la morte.
Essere morti significa svegliarsi dalla parte sbagliata dei propri sogni.
Morire non mi piace per niente. È l'ultima cosa che farò.
È necessaria l'infelicità per capire la gioia, il dubbio per capire la verità... la morte per comprendere la vita. Perciò affronta e abbraccia la tristezza quando viene.
Mi scrive l'amica di Londra: "A giudicare da certi cimiteri ci sarebbe da pensare che noi trattiamo i nostri cari meglio da morti che da vivi.
Un bel morir, tutta la vita onora.
Alla fine tutte le cose non devono forse essere inghiottite dalla morte?
Chi vive nella libertà ha un buon motivo per vivere, combattere e morire.
Alla stupida domanda "Perché io?" l'universo si prende a malapena il disturbo di replicare: perché no?
Mi chiede: "Fa molto male morire? " "Beh, tesoro," rispondo, "sì, ma fa molto più male continuare a vivere".
La morte è così poco temibile che proprio per merito suo non dobbiamo temere nulla.