Posso morire quando voglio: questo è il mio elisir di vita.— Ernest Renan
Posso morire quando voglio: questo è il mio elisir di vita.
Occorre agire come se Dio esistesse.
Bisogna profondamente distinguere le società come la nostra, in cui tutto accade nel pieno giorno della matura riflessione, dalle società ingenue, credule, in cui nacquero le credenza, che dominarono i secoli.
A nessuno è lecito dire che ha orrore del sangue, quando lo faccia versare dai suoi servi.
Concepire il bene non basta; bisogna farlo vittorioso fra gli uomini.
Il Dio di Gesù non è il despota parziale che ha scelto Israele per il suo popolo e lo protegge verso e contro tutti, è il Dio dell'umanità.
La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere.
La morte è il fondo scuro che serve a uno specchio se vogliamo vedere qualcosa.
Vivere significa nascere a ogni istante. La morte subentra quando il processo della nascita cessa.
Se sei triste e vorresti morire, pensa a chi è triste e vorrebbe vivere ma sa di dover morire.
La meditazione della morte non insegna a morire, non rende l'esodo più facile.
Se si sfrega a lungo e fortemente le dita di una mano sul dorso dell'altra e poi si annusa la pelle, l'odore che si sente, quello è l'odore della morte.
Tutte le nostre conoscenze ci aiutano solo a morire di una morte un po' più dolorosa di quella degli animali che nulla sanno.
Muore giovane chi è caro agli dei.
Molti di noi percorrono la vita in punta di piedi, così da raggiungere la morte in tutta sicurezza.
Essere immortale è cosa da poco, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte.