La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto.— Fernando Pessoa
La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto.
Vivere è morire, perché non abbiamo un giorno in più nella nostra vita senza avere, al contempo, un giorno in meno.
Desidero partire: non verso le Indie impossibili o verso le grandi isole a Sud di tutto, ma verso un luogo qualsiasi, villaggio o eremo, che possegga la virtù di non essere questo luogo. Non voglio più vedere questi volti, queste abitudini e questi giorni.
Noi non siamo che sfingi false e non sappiamo chi siamo realmente. L'unico modo di andare d'accordo con la vita è essere in disaccordo con noi stessi. L'assurdo è il divino.
Il tedio non è la malattia della noia di non aver nulla da fare, ma una malattia più grave: sentire che non vale la pena di fare niente.
La letteratura, che è arte coniugata al pensiero e realizzazione senza macchia della realtà, mi sembra che sia il fine cui dovrebbe tendere ogni sforzo umano, se fosse veramente umano, e non il superfluo della parte animale.
La morte come desiderio si trova davvero ovunque, e non è necessario scavare molto nell'uomo per trarla alla luce.
La vita dei morti è riposta nel ricordo dei vivi.
I morti sono persone fredde.
La morte non ha sempre le orecchie aperte ai voti e alle preghiere dei singoli eredi; e si ha il tempo di fare i denti lunghi, quando, per vivere, s'aspetta la morte di qualcuno.
Nella vita la cosa più audace è odiare la morte; sono disprezzabili e disperate le religioni che ottundono questo odio.
Che c'è di tanto ridicolo quanto cercare la morte, se proprio per paura della morte ti sei reso la vita impossibile?
Bisogna avere almeno una certezza: quella di rimanere padrone della propria morte e di essere in grado di scegliere l'ora e i mezzi.
Cristo in vicinanza della morte trema, piange, si abbandona alla disperazione. Socrate conversa serenamente con i suoi discepoli sull'immortalità.
Mi chiede: "Fa molto male morire? " "Beh, tesoro," rispondo, "sì, ma fa molto più male continuare a vivere".
Non si può ancora morire mentre ti agiti inerte. Aggrappati all'ultima azione che ancora puoi fare: non devi fallire la morte.