La natura ci destinò per medicina di tutti i mali la morte.
Passano anni interi senza che noi proviamo un piacer vivo, anzi una sensazione pur momentanea di piacere. Il fanciullo non passa giorno che non ne provi. Qual è la cagione? La scienza in noi, in lui l'ignoranza. Vero è che così viceversa accade del dolore.
L'arte non può mai uguagliare la ricchezza della natura.
Nell'universale miseria della condizione umana, e nell'infinita vanità di ogni suo diletto e vantaggio, la gloria è giudicata dalla miglior parte degli uomini il maggior bene che sia concesso ai mortali, e il più degno oggetto che questi possano proporre alle cure e alle azioni loro.
Il sentimento della vendetta è così grato, che spesso si desidera d'essere ingiuriato per potersi vendicare, e non dico già solamente da un nemico abituale, ma da un indifferente, o anche, massime in certi momenti d'umor nero, da un amico.
Vivi felice, se felice in terra visse nato mortal.
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
Vivere nuoce gravemente alla salute.
La morte è l'ignoranza della vita: quanti uomini morti si aggirano tra i viventi.
Vista positivamente, la morte è una delle poche cose che si possono fare facilmente restando distesi.
La morte è certa, la vita no.
Ogniqualvolta muore un uomo, è un universo intero a venire distrutto. Ce ne rendiamo conto non appena ci identifichiamo con quell'uomo.
E se Dio avesse inventato la morte per farsi perdonare la vita?
La morte non deve essere temuta da coloro che vivono con saggezza.
La salute non ha mai prodotto niente. L'infelicità è un dono. Io mangio solo per nutrire il dolore. La preparazione alla morte dura una vita intera.
Tutte le azioni della vita sono riparabili, eccetto l'ultimo (la morte) che nessun procedimento, neppure soprannaturale può riparare. Questo ultimo atto determina tutti gli altri e dà loro significato definitivo.