Tutti gli uomini per necessità nascono e vivono infelici.— Giacomo Leopardi
Tutti gli uomini per necessità nascono e vivono infelici.
La corruttela de' costumi è mortale alle repubbliche, e utile alle tirannie, e monarchie assolute. Questo solo basta a giudicare della natura e differenza di queste due sorte di governi.
Gli uomini si vergognano, non delle ingiurie che fanno, ma di quelle che ricevono. Però ad ottenere che gl'ingiuriatori si vergognino, non v'è altra via, che di rendere loro il cambio.
Parecchi filosofi hanno acquistato l'abito di guardare come dall'alto il mondo, e le cose altrui, ma pochissimi quello di guardare effettivamente e perpetuamente dall'alto le cose proprie.
Gli usi e i costumi in Italia si riducono generalmente a questo, che ciascuno segua l'uso e il costume proprio, qual che egli si sia.
L'egoismo è sempre stata la peste della società e quando è stato maggiore, tanto peggiore è stata la condizione della società.
L'infelicità deve essere commisurata non tanto al male in sé, quanto al carattere di chi soffre.
Se l'infelicità ama essere in compagnia, certo essa ne trova a sufficienza.
Presso che le operazioni tutte con le quali gli uomini s'ingegnano di acquistare la felicità, sono ad essi cagione di maggiore infelicità.
Il mezzo più sicuro per non essere molto infelici è la rinuncia a pretendere di essere molto felici.
Nessuno è più infelice di un guardone in un campo di nudisti.
Gli uomini che sono infelici, come gli uomini che dormono male, ne menano sempre vanto.
L'uomo è infelice perchè incontentabile.
Non esitono grandi scoperte nè reale progresso finché sulla terra esiste un bambino infelice.
È meglio essere infelicemente innamorati che essere infelicemente sposati. Alcuni fortunati riescono in tutte e due le faccende.
La condizione dell'uomo poggia su buone basi: nessuno è infelice se non per sua colpa. Ti piace vivere? Vivi; se no, puoi tornare da dove sei venuto.