Una morte è una tragedia, un milione di morti è statistica.
Solo perché si è paranoici non significa che non si abbia torto.
So che dopo la mia morte sulla mia tomba sarà deposta molta immondizia. Ma il vento della storia la disperderà senza pietà.
L'antisemitismo è la più pericolosa sopravvivenza del cannibalismo.
L'umanità è divisa in ricchi e poveri, in proprietari e sfruttati, ed astrarre noi stessi da questa divisione fondamentale; e dall'antagonismo tra poveri e ricchi significa astrarsi da fatti fondamentali.
Non si può fare una rivoluzione portando i guanti di seta.
Morire significa separarti non solo da quello che eri, ma anche da quello che non hai potuto diventare. Quest'ultimo aspetto della morte è il più inquietante.
La morte s'avvicina, e il suo rumore: Fratello, Amico, Ombra, cosa importa? È la morte la nostra unica porta per uscire da un mondo dove tutto muore.
È la vita... ma è certo, non si muore tutte le mattine, si muore una volta sola.
Chi teme la morte è già morto.
Il modo migliore di pensare ai morti è pensare ai vivi.
Quando morirai andrai in cielo ma io non sono d'accordo; forse il cielo è un posto bellissimo ma io vivo qui e la realtà è quella che ho davanti agli occhi.
Morte... è l'unica cosa che non siamo riusciti a volgarizzare del tutto.
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
La morte di un amore è come la morte d'una persona amata. Lascia lo stesso strazio, lo stesso vuoto, lo stesso rifiuto di rassegnarti a quel vuoto. Perfino se l'hai attesa, causata, voluta per autodifesa o buonsenso o bisogno di libertà, quando arriva ti senti invalido. Mutilato.
Tutte le azioni della vita sono riparabili, eccetto l'ultimo (la morte) che nessun procedimento, neppure soprannaturale può riparare. Questo ultimo atto determina tutti gli altri e dà loro significato definitivo.