La morte è una battaglia sempre perduta.— Elias Canetti
La morte è una battaglia sempre perduta.
Hitler in pochi anni ha trasformato i tedeschi in ebrei, e oggi tedesco è divenuto una parola dolorosa come ebreo.
La parola libertà serve a esprimere una tensione importante, forse la più importante. L'uomo vuole sempre andare via, e se il luogo dove si vuole andare non ha nome, se è indefinito, senza confini, allora lo si chiama libertà.
Chi assisteva a una predica credeva in buona fede d'essere interessato alla predica Tutte le cerimonie e tutte le regole di tali istituzioni tendono in fondo a catturare la massa: meglio una chiesa sicura, piena di fedeli, che l'intero mondo infido.
L'uomo migliore non sarebbe colui che ha meno bisogni, bensì colui che, per mezzo di ciò di cui ha bisogno, regala di più.
Quello che era timor di Dio è diventato timore di Dio nei nostri confronti, e questo suo timore è così grande che Dio si tiene nascosto e nessuno lo trova più.
La morte è il riposo, ma il pensiero della morte è il disturbatore di ogni riposo.
Non è ver che sia la morte Il peggior di tutti i mali; È un sollievo de' mortali Che son stanchi di soffrir.
Se, come ci assicurano, è prevista la vita eterna, perché deve esserci la morte?
Il mistero dell'amore è più grande del mistero della morte.
La morte come desiderio si trova davvero ovunque, e non è necessario scavare molto nell'uomo per trarla alla luce.
Nessuno può dire con certezza che domani sarà ancora vivo.
Confidenza toglie reverenza. Se trascorri abbastanza tempo vicino alla morte, smetti di averne paura e inizi a odiarla.
"Siamo nati per morire." Se l'avessi saputo prima!
Nonostante la vita sia un misto di dolore e tristezza, dobbiamo vivere aspettando la morte.
Se si sfrega a lungo e fortemente le dita di una mano sul dorso dell'altra e poi si annusa la pelle, l'odore che si sente, quello è l'odore della morte.