Chissà se ciò che è chiamato morire è vivere, oppure se vivere è morire.— Euripide
Chissà se ciò che è chiamato morire è vivere, oppure se vivere è morire.
Per un uomo vecchio una sposa giovane non è una moglie, ma una padrona.
Perseverare, confidando nella speranza che ha, è il coraggio dell'uomo. Il codardo dispera.
Non sprecare lacrime nuove per vecchi dolori.
Il denaro è la religione del saggio.
Insieme al successo arriva una reputazione di saggezza.
Non ho paura della morte, ma di morire.
Vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata.
Non è importante il modo in cui in uomo muore, ma quello in cui vive: l'atto di morire non è importante, dura così poco.
Prima di morire voglio sentire l'urlo di una farfalla.
All'ombra de' cipressi e dentro l'urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?
E la morte passò con la nuda falce a produrre tanti vuoti nelle nostre già sparute schiere di sopravvissuti.
La morte è solo l'inizio del secondo tempo.
Io ho il diritto di scegliere la mia morte per il bene degli altri.
La vecchiaia segue la giovinezza, e la morte la vecchiaia. Se uno non vuole morire, non vuole vivere.
La severa uguaglianza della morte ridarà a ciascuno il suo: la codardia della attossicata calunnia compagna infesta della vita rifugge dalla maestà dei sepolcri.