Nulla è da temere da uomo che pensi abitualmente alla morte.
Un libro che per sé non valga nulla, ma sia difficile da trovare, diventa pei bibliofili di professione un libro prezioso.
L'odio non sempre nuoce a chi è odiato; sempre a chi odia.
Uomo di alti ideali non può essere vano, e in uomo vano alti ideali non allignano.
La vita solo allora è bella davvero quando è ascensione.
Certe verità sono più pronti a dirle i matti che i savi.
Pochi uomini desiderano veramente di morire; ma infiniti vorrebbero non esser mai nati.
La morte non è che per i mediocri.
E poi morire non è nulla. E' solo finire di nascere.
La morte è l'assoluto, è un mistero. Non bisogna averne paura, perché già il non sapere cosa succede dopo di lei è eccitante.
Non è vero che la morte ci giunge come un'esperienza in cui siamo tutti novellini, come dice Montaigne. Tutti prima di nascere eravamo morti.
Il giorno che temiamo come ultimo è soltanto il nostro compleanno per l'eternità.
Il primo sintomo della morte é la nascita.
"Siamo nati per morire." Se l'avessi saputo prima!
L'ambizione è la morte del pensiero.
Nella morte vi sono molti più incontri che separazioni.