Temere la morte è più doloroso di morire.— Publilio Siro
Temere la morte è più doloroso di morire.
La svenura ti chiarirà se tu hai un amico o solo uno che si dice tale.
Quando ami non ragioni e quando ragioni non ami.
Lo stare zitto è la saggezza dello sciocco.
Alla povertà mancano molte cose, all'avarizia tutte.
All'amore pone fine il tempo, non il cuore.
La morte è un sonno senza sogni e forse senza risveglio.
Il temere la morte altro non è che parere sapienti senza esserlo, cioè a dire credere di sapere ciò che si ignora; poiché nessuno sa se la morte, che l'uomo teme come se conoscesse già che è il maggiore di tutti i mali, non sia invece per essere il più gran bene.
La natura ci destinò per medicina di tutti i mali la morte.
La morte non è che per i mediocri.
I fatti sono cocciuti, la morte il più cocciuto dei fatti.
Nessuno si uccide. La morte è destino. Non si può che augurarsela, Ippòloco.
Non si muore. Si cessa soltanto di vivere.
Ogniqualvolta muore un uomo, è un universo intero a venire distrutto. Ce ne rendiamo conto non appena ci identifichiamo con quell'uomo.
Alla fine tutte le cose non devono forse essere inghiottite dalla morte?
Morire sarà una splendida avventura.