Un analfabeta morto un'ora fa sa più cose sull'universo di tutti gli scienziati messi insieme.— Corneliu Vadim Tudor
Un analfabeta morto un'ora fa sa più cose sull'universo di tutti gli scienziati messi insieme.
Non ho paura della morte, ma di morire.
La prima e più saliente contrapposizione è tra uomini e donne; la seconda, fra i vivi e i morti; la terza, fra amici e nemici.
Quando si nasce poeti, l'amore e la morte si fanno compagnia e tutti e due hanno le tasche bucate per non contare gli anni.
Non c'è niente di più errato del ritenere la morte simile al sonno. Perché dovrebbe esserlo se la morte non assomiglia al sonno? L'essenza del sonno è il destarsi da esso, ma dalla morte non ci si desta.
La vita è il carro di Dio e la morte è solo l'ombra della Sua frusta.
Il pensiero della morte ci inganna, perché ci fa dimenticare di vivere.
La morte viveva in me e mi abbandonò per andare a vivere in un altro corpo.
Entra infine nel Mio Essere chi, al momento del trapasso, quando abbandona il corpo, pensa soltanto a Me. Questo è vero al di là di ogni dubbio.
La realtà è che uno vive finché non muore. E la verità è che nessuno vuole la realtà.
Tutti i momenti possiamo morire ma, in ogni caso, non prima di domani.