Ammazzare il tempo nell'attesa che il tempo ci ammazzi.— Alessandro Morandotti
Ammazzare il tempo nell'attesa che il tempo ci ammazzi.
L'inizio dell'amore spesso è simultaneo. Non così la fine. Da ciò nascono le tragedie.
Diffidare di tutto e tutti è indice di scarsa fiducia nelle proprie facoltà.
Una delle più diffuse ingenuità consiste nel ritenere che a furia di scrivere si possa diventare scrittori.
Qualunque sia l'argomento, parliamo sempre di noi.
Per gran parte dell'umanità, divino è tutto ciò che non trova spiegazione.
La più strana di tutte le stranezze finora da me udite, m'è sembrata quella che l'uomo debba aver paura della morte, sapendo che la morte, un fine necessario e inderogabile, verrà quando verrà.
Morte. La più implacabile delle malattie ereditarie.
Ci vuole indubbiamente più coraggio ad affrontare la vita che ad affrontare la morte.
La morte è il riposo, ma il pensiero della morte è il disturbatore di ogni riposo.
In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
La morte di un amore è come la morte d'una persona amata. Lascia lo stesso strazio, lo stesso vuoto, lo stesso rifiuto di rassegnarti a quel vuoto. Perfino se l'hai attesa, causata, voluta per autodifesa o buonsenso o bisogno di libertà, quando arriva ti senti invalido. Mutilato.
Ieri nel di dei morti ebbi dei momenti di grandissima gioia pensando a te, e al bambino biondo e gentile che avremo....
Parlare di morte è come parlare di denaro. Noi non sappiamo né il prezzo né il valore.
Davanti a un feretro ci ricordiamo solo le cose buone e vediamo solo ciò che ci garba.
Il mio primo film era così brutto, che in sette stati americani aveva sostituito la pena di morte.