Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte.
Tutto ciò che eccede il bisogno è un peso superfluo e pesante a reggersi.
Vuoi sapere che cosa sia il vero bene o da dove venga? Te lo dirò: dalla buona coscienza, dagli onesti propositi, dalle rette azioni, dal disprezzo del caso, dal tranquillo e costante tenore di vita di chi segue sempre lo stesso cammino.
Moriamo ogni giorno: ogni giorno ci viene tolta una parte della vita e anche quando ancora cresciamo, la vita decresce.
A me bastano poche persone, anzi una sola o addirittura nessuna.
Siamo tutti schiavi dello stesso destino; se uno nasce, deve morire.
Meglio essere vigliacchi per un minuto che morti per il resto della vita!
Se temo la morte vuol dire che la vita mi è ancora vicina, disperata più di me.
Vorrei andare a Limbiate al vecchio cimitero. La morte mi consola sempre. Credo in Dio e sento la sua pace.
Qualcuno va incontro alla morte pieno d'ira: solo chi vi si è preparato a lungo, ne accoglie lieto l'arrivo.
La morte come desiderio si trova davvero ovunque, e non è necessario scavare molto nell'uomo per trarla alla luce.
Rubinetti che gocciolano, scoregge di passione, pneumatici bucati sono tutte cose più tristi della morte.
La morte viene silenziosa come un alce, dai vivi ci separa con il taglio di una falce.
Morire non mi piace per niente. È l'ultima cosa che farò.
La morte venne nel mondo per il peccato', dice il cristianesimo. Ma la morte è puramente l'espressione cruda, stridente e portata al suo eccesso, di ciò che il mondo è nell'essenza sua. Onde è più conforme al vero dire: il mondo è per il peccato.
Si vive solo due volte: una volta quando si nasce e una volta quando si guarda la morte in faccia.