Se i ritratti dei nostri amici assenti ci sono graditi, perché rinnovano il ricordo e alleviano la nostalgia con un falso ed effimero conforto, tanto più ci è gradita una lettera, che porta le vere tracce, i veri segni dell'amico assente.
— Lucio Anneo Seneca
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La nostra interpretazione
Lucio Anneo Seneca esprime qui la profonda differenza tra un semplice ricordo visivo di una persona amata che non è più presente, ed il piacere genuino procurato dalle trascrizioni della loro parola scritta. La lettera dell'amico assente viene descritta come qualcosa di molto più autentico e significativo rispetto alla semplice immagine o al ricordo visivo del passato amico, poiché trasmette il vero carattere ed i veri sentimenti della persona che non è presente. Questo sottolinea l'importanza dell'intimità emotiva condivisa attraverso le parole scritte e la comunicazione diretta nel mantenere una connessione autentica, pur in assenza fisica.
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