A volte per i morti si fanno cose che non si sarebbero fatte per i vivi.
Il solo vero viaggio, il solo bagno di Giovinezza, non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi.
Ho orrore dei tramonti di sole, è romantico, fa tanto opera.
Riceviamo dalla nostra famiglia così le idee di cui viviamo come la malattia di cui moriremo.
L'irresponsabilità aggrava le colpe e persino i crimini, checché se ne dica.
Una gran parte di quello che i medici sanno è insegnato loro dai malati.
La morte è quella malattia che pone fine a tutte le altre.
Non è importante il modo in cui in uomo muore, ma quello in cui vive: l'atto di morire non è importante, dura così poco.
La meditazione della morte non insegna a morire, non rende l'esodo più facile.
Da ogni cosa ci si può mettere al sicuro, ma per la morte abitiamo tutti una città senza mura.
Il primo sintomo della morte é la nascita.
La morte pareggia tutto.
La morte è una cosa rapida, chiara, che non ammette compromessi.
La morte, se somiglia allo spegnersi di una luce non mi spaventa: tutt'al più mi scoccia. L'unica cosa che mi spaventa è il dolore.
Chi sa morire, non ha più padrone.
Viviamo forse noi uomini per abolire la morte? No, viviamo per temerla e poi amarla e appunto per amor suo questo nostro po' di vita arde talvolta di luce così bella per qualche istante.