Noi tendiamo alla morte, come la freccia al bersaglio, e mai falliamo la mira.
Il mondo che abitiamo è l'inferno temperato dal nulla, dove l'uomo, che rifiuta di conoscere sé stesso, preferisce immolarsi.
L'uomo è un animale metafisico, il quale vorrebbe che l'universo esistesse solo per lui, ma l'universo lo ignora, e l'uomo si consola di questa indifferenza popolando lo spazio di dèi, dèi fatti a sua immagine.
Le donne mentono come respirano.
Se c'è un Dio, il caos e la morte figureranno nel novero dei suoi attributi, se non c'è, non cambia nulla, poiché il caos e la morte basteranno a sé stessi fino alla consumazione dei secoli.
I morti non soffrono di essere morti e i vivi non soffrono se non perché vivono.
È necessaria l'infelicità per capire la gioia, il dubbio per capire la verità... la morte per comprendere la vita. Perciò affronta e abbraccia la tristezza quando viene.
Un giorno in più di attesa, uno in meno di speranza. Un giorno in più di silenzio, uno in meno di vita. La morte vaga per i corridoi e il mio compito è di distrarla perché non trovi la tua porta.
In viva morte morta vita vivo!
La natura ci destinò per medicina di tutti i mali la morte.
Che cosa è la morte per me? Un grado di più nella calma, e forse nel silenzio.
La morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere compresi.
La morte ti viene incontro: la dovresti temere se potesse rimanere con te: ma necessariamente o non è ancora arrivata o passa oltre.
Se la morte non fosse una forma di soluzione, i viventi avrebbero già trovato un modo qualsiasi di aggirarla.
Vorrei morire ucciso dagli agi. Vorrei che di me si dicesse: "Come è morto? Gli è scoppiato il portafogli".
Conosco l'arti del fellone ignote, ma ben può nulla chi morir non pote.