Morire. Non fosse che per fregare l'insonnia.— Gesualdo Bufalino
Morire. Non fosse che per fregare l'insonnia.
E se fossimo solo il Suo peccato originale, l'infrazione, la mela che non doveva mangiare?
È più facile amare gli altri che sé. Degli altri si conosce il meglio.
I suicidi sono solo degli impazienti.
Elezioni: Il sonno è di destra, il sogno è di sinistra... Votare per una lucida insonnia.
In ogni bestia folgorata da un fucile in un sottobosco si ritorna a punire l'innocenza di Gesù Cristo.
Una morte è una tragedia, un milione di morti è statistica.
L'uomo è un pacco postale che la levatrice spedisce al becchino.
Non vorremo morire. Ogni vita è una successione di idee che non si vorrebbe interrompere.
La morte distrugge un uomo: l'idea della morte lo salva.
Senza fede non potremmo accettare né concepire la morte.
Vivere nuoce gravemente alla salute.
C'è il sacro terrore della morte, ma la morte è un fatto naturale, credo che la morte sia un'amica dell'uomo, perché mette fine a quel grande dolore che è la vita.
La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell'umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.
In fondo, e in sintesi estrema, è per sfuggire alla morte che ci siamo inventati il linguaggio, l'arte, la filosofia, la politica.
In ogni uomo che muore muore con lui, la sua prima neve, il primo bacio, la prima lotta. Non muoiono le persone, ma muoiono i mondi dentro di loro.