Morire è una vera stronzata. Darei la vita per non morire.— Fabio Volo
Morire è una vera stronzata. Darei la vita per non morire.
Le donne sono belle da respirare.
Leggere mette in moto tutto dentro di te: fantasia, emozioni, sentimenti. È un'apertura dei sensi verso il mondo, è un vedere e riconoscere cose che ti appartengono e che rischiano di non essere viste.
Spesso apro il frigorifero e non c'è niente a parte quel mezzo limone marroncino che ormai è lì da anni. Una volta il frigo si è rotto. Quando è venuto il tecnico a ripararlo mi ha detto che non si era rotto. Si era suicidato.
Secondo noi uomini, se una donna ci lascia, ci dev'essere per forza un altro. Perché prima di pensare a dove abbiamo sbagliato, prima di pensare che magari siamo stati noiosi, troppo gelosi, assenti, troppo presenti ecc, pensiamo subito che il male venga da fuori e non da noi.
Che il mio silenzio ti parli di quello che provo per te.
Sappiamo di dover morire, ma l'istinto di conservazione ci consiglia di dimenticarlo.
La morte produce qualcosa di piacevole: le vedove.
Conoscevo un uomo che diceva "La morte sorride a tutti; un uomo non può far altro che sorriderle di rimando".
Se la fama giunge solo dopo la morte, che essa aspetti pure!
Se la morte non fosse una forma di soluzione, i viventi avrebbero già trovato un modo qualsiasi di aggirarla.
La paura della morte abita nella maggior parte di noi, a un livello più o meno alto, perché non è forse la morte considerata il grande «ignoto»?
Il cimitero è pieno di grandi uomini di cui il mondo non poteva farne a meno.
La morte: un punto o una virgola?
La prima e più saliente contrapposizione è tra uomini e donne; la seconda, fra i vivi e i morti; la terza, fra amici e nemici.
La morte, il più atroce di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi.