A volte anche quando non ci si ama più e ci si rende la vita impossibile a vicenda si continua a essere gelosi. E non ci si lascia solo per impedire ad altri di avvicinarsi.
— Fabio Volo
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La nostra interpretazione
Quando un rapporto affettivo si esaurisce, spesso i sentimenti non si spengono in modo ordinato e lineare. Si può smettere di provare amore autentico, ma continuare a trattenere l’altra persona in una rete di abitudini, paure e controllo. Nasce una forma di attaccamento distorto: non si desidera più davvero l’altro per ciò che è, ma non si sopporta l’idea che qualcun altro possa occuparne il posto. In questa dinamica, la gelosia non è più segno di passione, bensì di possesso. La coppia resta insieme non per un progetto comune o per una reale volontà di condivisione, ma per impedire che l’altro si liberi e trovi forse un legame più sano e felice. La quotidianità diventa un campo di battaglia fatto di incomprensioni, piccoli sabotaggi e sofferenza reciproca. Si resta uniti per paura della perdita, della solitudine o del confronto con se stessi, trasformando la relazione in una gabbia emotiva in cui la libertà, propria e altrui, viene sacrificata alla necessità di sentirsi ancora indispensabili, anche a costo di rendersi la vita impossibile a vicenda.