In amore, il modo migliore per cancellare una faccia dalla tavoletta della memoria è quello di disegnarvene un'altra di sopra.
— Helen Rowland
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La nostra interpretazione
Quando un legame sentimentale termina o si spezza, il ricordo dell’altra persona tende a occupare una parte enorme della mente e delle emozioni. Il dolore, la nostalgia o persino il risentimento sembrano fissare quella presenza nella memoria in modo quasi indelebile. Per liberarsene, però, spesso non basta la pura forza di volontà o il semplice passare del tempo. Una via concreta di guarigione consiste nel permettere a una nuova esperienza affettiva di entrare nella propria vita, sostituendo gradualmente le immagini, le abitudini e le emozioni che prima erano legate a chi non c’è più. Invece di combattere direttamente il ricordo, ci si espone a nuove occasioni di incontro, di scoperta, di tenerezza. Un nuovo volto, una nuova storia, nuove sensazioni creano sovrapposizioni emotive fino a usare lo stesso spazio interiore in cui prima risiedeva il passato. Non si tratta di dimenticare in senso assoluto, ma di trasformare il posto che quell’amore occupa dentro di sé, permettendo al presente di avere più forza del rimpianto.