La morte è scrutata solo da occhi viventi.— Paul Valéry
La morte è scrutata solo da occhi viventi.
La pubblicità ha distrutto il potere degli aggettivi più potenti.
Noi siamo fatti per ignorare che non siamo liberi.
L'ingegno può coesistere con le superstizioni più grossolane.
La vita perde in velocità ciò che guadagna in varietà, in complessità, in conservazione.
Se poi l'io è detestabile, amare il prossimo come se stessi diventa un'atroce ironia.
Il primo annunzio di mia cruda morte, Se a chi muor per amor tanto è concesso, Vo' che tra il sonno l'ombra mia t'apporte.
L'amicizia fa amare la vita, l'amore dà gusto alla morte.
Tra me e me dicevo che anche la morte del corpo a giudicare da quello che avevo visto, era in sé una punizione sufficiente, assolveva tutto.
La morte, mistero inesplicabile, di cui un'esperienza quotidiana sembra non avere ancora convinto gli uomini.
Sulla morte: o dispersione, se ci sono gli atomi; se invece c'è l'unità, o spegnimento o trasferimento.
La morte sorride a tutti; un uomo non può far altro che sorriderle di rimando.
Io posso essere amico solo di spiriti che conoscono la morte. Certo, mi rendono felice se gli riesce di tacere della morte: perché io non posso.
Questo paese sconosciuto da cui nessun viaggiatore è tornato.
Tutte le azioni della vita sono riparabili, eccetto l'ultimo (la morte) che nessun procedimento, neppure soprannaturale può riparare. Questo ultimo atto determina tutti gli altri e dà loro significato definitivo.
Ammazzare il tempo nell'attesa che il tempo ci ammazzi.