Siamo tutti rassegnati alla morte; è alla vita che non arriviamo a rassegnarci.
Oggi i temi della politica sembrano il più delle volte così... insomma, pettegolezzi da parrocchia.
Perché ci si immagina di essere innamorati? Aveva letto da qualche parte che l'amore era stato inventato nel secolo XI dai trovatori. Perché non ci hanno lasciati con la sola lussuria?
Forse siamo solo narrativa nella mente di Dio.
Il cuore è una bestia della quale è prudente diffidare. Anche l'intelligenza è una bestia, ma per lo meno non parla d'amore.
Non sarebbe meglio se non cercassimo di capire a tutti i costi, se accettassimo il fatto che nessun essere umano può davvero capire un altro, che una moglie non capisce il marito, un innamorato la sua amante, un genitore il figlio?
Chi muore paga tutti i debiti.
Il giorno che temiamo come ultimo è soltanto il nostro compleanno per l'eternità.
La radice di qualsiasi schiavitù è la morte.
Se temo la morte vuol dire che la vita mi è ancora vicina, disperata più di me.
Conoscevo un uomo che diceva "La morte sorride a tutti; un uomo non può far altro che sorriderle di rimando".
I morti hanno paura dei vivi. Ma i vivi, che non lo sanno, temono i morti.
Se si potesse scontare la morte dormendola a rate!
Tutti dicono "Che disgrazia dover morire": strana lagnanza da parte di gente che ha dovuto vivere.
Quando siamo nati abbiamo perso quanto perderemo con la morte: tutto.
Morte... è l'unica cosa che non siamo riusciti a volgarizzare del tutto.