Quando gli uomini muoiono, li attendono cose che essi non sperano né suppongono.
Lo stolto si meraviglia ad ogni discorso.
Il retto pensiero è la massima virtù e la sapienza è dire e far cose vere ascoltando e seguendo l'intima natura delle cose.
Nessun uomo si bagna nello stesso fiume due volte.
L'opposto in accordo e dai discordi bellissima armonia e tutto avviene secondo contesa.
L'uomo nella notte accende a se stesso una luce quando la sua vista è spenta; però da vivo è a contatto con il morto, da sveglio è a contatto con il dormiente.
Non sapendo come cavarsela, la natura ci fa morire.
Quando pensiamo con orrore alla morte, la consolazione più sicura ed efficace che ci è data è sapere che essa ha almeno questo di buono, che è la fine della vita.
Ormai mi incuriosisce di più morire. Mi rincresce solo che non potrò scriverne.
Io ho il diritto di scegliere la mia morte per il bene degli altri.
Morire. Non fosse che per fregare l'insonnia.
La morte è il riposo, ma il pensiero della morte è il disturbatore di ogni riposo.
Ho vissuto abbastanza; ora, sazio, aspetto la morte.
La morte è questo: la completa uguaglianza degli ineguali.
Alcuni di voi e io stesso forse non vivranno fino a vedere il sole sorgere oltre quelle montagne, ma io vi dico, quello che ogni guerriero sa dalla notte dei tempi... Vincete la paura e vi prometto che vincerete la morte!
L'ambizione è la morte del pensiero.
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