Quando gli uomini muoiono, li attendono cose che essi non sperano né suppongono.
L'erudizione non educa la mente.
La natura ama nascondersi.
La via che sale e che scende è una e medesima.
Occorre che coloro che amano la sapienza siano esperti di molte cose.
L'apprendere molte cose non insegna l'intelligenza.
La morte non è forse altro che la nascita di un'anima.
La morte è pietosa, perché da essa non c'è ritorno, mentre per colui che è uscito dalle più profonde camere della notte, consapevole e stravolto, non c'è più pace.
Nella democrazia dei morti tutti gli uomini sono finalmente uguali. Non vi è né rango né posizione né prerogativa nella repubblica della tomba.
"Siamo nati per morire." Se l'avessi saputo prima!
La morte è l'ultimo medico delle malattie.
Il pensiero della morte ci inganna, perché ci fa dimenticare di vivere.
Rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire.
La morte s'avvicina, e il suo rumore: Fratello, Amico, Ombra, cosa importa? È la morte la nostra unica porta per uscire da un mondo dove tutto muore.
Per quanto bella sia stata la commedia in tutto il resto, l'ultimo atto è sempre sanguinoso. Alla fine, con una vanga si getta della terra sulla testa. Ed ecco fatto, per sempre.
Non ho paura della morte, ma di morire.