Il dio della guerra odia coloro che esitano.
Non c'è nulla di migliore di un amico vero, non la ricchezza, non il potere: perché la folla è un contraccambio che non vale un amico nobile.
Parla da saggio ad un ignorante ed egli dirà che hai poco senno.
Chi non ha figli sfugge a parecchia miseria.
Non bisognerebbe mai dire che il matrimonio è più gioia che dolore.
Di giusti letti, di giuste nozze con saggezza godere per i mortali è l'ottimo.
In guerra gli eventi importanti sono il risultato di cause banali.
Nella pace nulla di meglio per diventare un uomo che la tranquillità e l'umiltà, ma se tu senti il soffio della guerra allora imita la tigre, indurisci i tuoi muscoli, eccita il tuo sangue, nascondi la tua lealtà sotto la fredda rabbia e infine dà al tuo sguardo l'orribile splendore.
La guerra in un primo momento è la speranza che a uno possa andar meglio, poi l'attesa che all'altro vada peggio, quindi la soddisfazione perché l'altro non sta per niente meglio e infine la sorpresa perché a tutti e due va peggio.
In guerra, la massima 'la sicurezza innanzi tutto' porta diritto alla rovina.
Finché ci saranno gli uomini, ci saranno le guerre.
Guerra. Un sottoprodotto della pace.
La guerra è madre di tutte le cose e di tutte regina; e gli uni rende dèi, gli altri uomini, gli uni fa schiavi, gli altri liberi.
La guerra è un ossessione dei vecchi, che mandano i giovani a combatterla.
Gli anni a venire non conosceranno mai l'inferno ribollente e l'oscuro ambiente infernale, gli innumerevoli drammi minori e i retroscena della guerra di secessione ed è meglio che sia così.
La guerra è un gioco che si gioca sorridendo. Se non sai sorridere, sogghigna. Se non sai sogghignare levati di mezzo, finché puoi.