Di tutte le religioni dell'uomo, la guerra è la più tenace; ma anch'essa può dissolversi.— Elias Canetti
Di tutte le religioni dell'uomo, la guerra è la più tenace; ma anch'essa può dissolversi.
Il sapere tende a farsi vedere. Se lo si tiene segreto, deve vendicarsi.
Nel giornale si trova tutto. Basta leggerlo con sufficiente odio.
Il progresso ha i suoi svantaggi; di tanto in tanto esplode.
Che uno riesca a vedere chiaramente che cos'è la vita e tuttavia la ami tanto! Forse ha il sospetto di quanto poco significhi quel suo veder chiaro.
Tutto il sapere ha qualcosa di puritano; dà alle parole una morale.
Poeta si diventa, ma vedova di guerra si nasce.
In guerra gli eventi importanti sono il risultato di cause banali.
In guerra, la massima 'la sicurezza innanzi tutto' porta diritto alla rovina.
L'inizio di ogni guerra è come aprire la porta su una stanza buia. Non si sa mai che cosa possa esserci nascosto nel buio.
La guerra è bellissima per coloro che non l'hanno vissuta.
Tutto è sempre possibile, anche la guerra, che ci sembra impensabile e che la nostra cultura si illudeva di aver superato e aveva invece soltanto rimosso.
Finché ci saranno gli uomini, ci saranno le guerre.
I soldati si mettono in ginocchio quando sparano: forse per chiedere perdono dell'assassinio.
Questa guerra non la si può fare che così. E poi non siamo noi che comandiamo a lei, ma è lei che comanda a noi.
Non c'è mai stata una guerra buona o una pace cattiva.