Poeta si diventa, ma vedova di guerra si nasce.— Ignazio Silone
Poeta si diventa, ma vedova di guerra si nasce.
Per capir bene le parole sacre bisogna trovarsi in stato d'innocenza; anche allora però esse possono rimanere misteriose.
La fede è una grazia.
La forza della dittatura è nei muscoli, non nel cuore.
Il mondo è rotondo. Chi parte, perde tempo.
Un pezzo di carta in casa, fa sempre comodo, per la pulizia personale.
Se Hitler invadesse l'inferno io farei quanto meno un rapporto favorevole al diavolo alla Camera dei Comuni.
La guerra è madre di tutte le cose e di tutte regina; e gli uni rende dèi, gli altri uomini, gli uni fa schiavi, gli altri liberi.
I pacifisti che rifiutano di indagare le cause economiche della guerra fanno causa comune con i venditori d'armi.
La guerra non è una maledizione insita nella nostra natura: è una maledizione insita nella Vita. Non ci si sottrae alla guerra perché la guerra fa parte della Vita.
Questa dannata guerra finirà quando saremo troppo vecchi per goderci la pace.
La carestia, la peste e la guerra sono i tre più famosi ingredienti di questo basso mondo... Ma la guerra, che riunisce tutti questi doni, ci viene dall'inventiva di tre o quattrocento persone sparse sulla superficie del globo sotto il nome di principi o di governanti.
Non si può prevenire e preparare una guerra allo stesso tempo.
Uccidere in guerra non è affatto meglio che commettere un banale assassinio.
Mai credere in una guerra corta e felice o che chiunque si imbarchi in uno strano viaggio possa prevedere le insidie e gli uragani che incontrerà.
Sembra che gli uomini provino più sensi di colpa per i terremoti che per le guerre che essi stessi fomentano.