La guerra genera la guerra e la vittoria la sconfitta.— Anatole France
La guerra genera la guerra e la vittoria la sconfitta.
Il passato, è la sola realtà umana. Tutto ciò che è, è passato.
Il cristianesimo ha fatto molto per l'amore, facendone un peccato.
La conoscenza non è niente, l'immaginazione è tutto.
La passione, è l'ascetismo profano, duro quanto l'ascetismo religioso.
Chi conosce bene la vita ed il mondo, sa che le donne non si mettono volentieri sul delicato lor petto il cilicio di un vero amore.
Non importa se vinci o perdi, purché tu vinca.
La stitichezza ha questo di bello: ci dà il senso della lotta e il piacere, poi, della vittoria.
Sono drogato. Drogato di vittoria. In questo momento sono totalmente dipendente dal successo: corro, vinco e dunque vivo.
Fino a quel momento non avevamo mai vinto, da quel momento non perdemmo più. (Riferendosi alla Battaglia di El-Alamein).
Il pericolo più grande si corre nell'ora della vittoria.
La vittoria è del forte che ha fede.
Coloro che sanno vincere sono molto più numerosi di quelli che sanno fare buon uso della vittoria.
Così il CAI Centrale si limita a «riconoscere a Bonatti il giusto merito per l'apporto alpinistico da lui dato alla vittoria del K2»... E chi mai, fin dall'inizio, ne aveva dubitato? Risultò insomma, tout court, una finta, assurda e persino ridicola revisione storica.
Tu non vinci l'argento, tu perdi l'oro.
Nell'operazione militare vittoriosa prima ci si assicura la vittoria e poi si dà battaglia. Nell'operazione militare destinata alla sconfitta prima si dà battaglia e poi si cerca la vittoria.