Chi non ha figli sfugge a parecchia miseria.— Euripide
Chi non ha figli sfugge a parecchia miseria.
Sarebbe invero opportuno che noi ci radunassimo a piangere la casa dove qualcuno viene alla luce, considerando i molteplici mali dell'umana vita; ma chi morendo pose fine ai gravi travagli, a questo gli amici dovrebbero celebrare le esequie con ogni lode e gioia.
I buoni e i saggi conducono vite tranquille.
Tra i mortali è più saggio pensar due volte.
Chi trascura di imparare in giovinezza perde il passato ed è morto per il futuro.
Invece di dare al popolo sacerdoti, soldati e maestri, sarebbe opportuno sapere se non stia morendo di fame.
Mangiare, o bere l'oro e le pietre preziose si è piuttosto pompa da ricco che di chi brami alimento.
Non c'è niente di peggio che venir piantati dalla propria donna quando si è al verde. Niente da bere, niente lavoro, solo quattro pareti, star lì seduti a fissare le pareti e a pensare. Ecco come si vendicavano le donne, ma stavano male anche loro. O così mi piaceva credere.
Chi non è capace di chiedere scusa, di chiedere perdono, di chiedere aiuto, cioè di farsi bambino quando la situazione lo richiede, non soltanto è un povero nevrotico, ma è anche povero come essere umano.
La grandezza dell'uomo sta in questo: che ha coscienza della propria miseria.
Grande pena è per il povero procurarsi quello che gli manca, e per il ricco grande fatica è custodire quello che gli avanza.
Chi lotta duramente per racimolare l'indispensabile, ha bisogno di evadere dalla sua miseria conquistando qualcosa di superfluo.
Mi colpisce sempre, ed è molto curioso, che, ogni volta che vediamo l'immagine dell'indescrivibile e impronunciabile desolazione della solitudine, della povertà e della miseria, l'ultima ed estrema delle cose che ci viene in mente è il pensiero di Dio.
Oggi la libertà è il danaro; la schiavitù è la miseria.
L'uomo vive di solo pane, ma solo quando c'è poco pane.