Non c'è dolore più grande della perdita della terra natia.— Euripide
Non c'è dolore più grande della perdita della terra natia.
Qualsiasi giovane ha un padre scorbutico e odioso in casa, acquista grandi mali.
Tra i mortali è più saggio pensar due volte.
Sarebbe invero opportuno che noi ci radunassimo a piangere la casa dove qualcuno viene alla luce, considerando i molteplici mali dell'umana vita; ma chi morendo pose fine ai gravi travagli, a questo gli amici dovrebbero celebrare le esequie con ogni lode e gioia.
Qualsiasi mortale sopporti bene le cose che accadono, mi sembra esser il migliore in saggezza.
La vera amicizia si mostra nei momenti del bisogno; la prosperità è piena di amici.
Può dire di non essere mai andato a scuola chi non fu alla scuola del dolore.
La vita è dolore e la gioia dell'amore è un anestetico.
Il dolore precede ogni piacere ed è il principio motore dell'uomo.
Buttarsi intorno il dolore come un mantello.
Non ci consoliamo dai dolori, semplicemente ce ne distraiamo.
Il dolore fa più rumore di qualsiasi rumore.
In questa valle di dolore e di lagrime ho l'onore di trovarmi bene.
Il pianto è una naturale conseguenza del dolore.
Soltanto il rispetto dei valori e dei dolori che si vogliono superare consente di trascenderli; ignorarli con frettolosa sgarbatezza significa lasciarli pericolosamente fermentare nel livore represso e lasciarli incancrenire nel risentimento non risolto.
Il dolore non è parte della vita, può diventare la vita stessa.