Non c'è dolore più grande della perdita della terra natia.
Per il saggio il silenzio vale una risposta.
L'ingegno non è sapienza.
Sarebbe invero opportuno che noi ci radunassimo a piangere la casa dove qualcuno viene alla luce, considerando i molteplici mali dell'umana vita; ma chi morendo pose fine ai gravi travagli, a questo gli amici dovrebbero celebrare le esequie con ogni lode e gioia.
Qualsiasi giovane ha un padre scorbutico e odioso in casa, acquista grandi mali.
Insieme al successo arriva una reputazione di saggezza.
Per allontanarsi da un dolore sembra necessario ripercorrere gli stessi passi che ci hanno condotto a quel dolore.
Solo chi non conosce il dolore, può ridere di chi soffre.
Lieve è il dolore che permette di prendere una decisione.
È questo il problema del dolore. Esige di essere sentito.
Sai quando le persone diventano forti? Quando imparano ad accettare il dolore.
Il dolore è così facile da esprimere, eppure così difficile da raccontare.
Quanto più a fondo vi scava il dolore, tanta più gioia potete contenere.
Bisognerebbe essere orgogliosi del dolore, ogni dolore ci rammenta il nostro alto livello.
Il dolore è una dote per un animo duro.
È probabile che i tormenti del martirio li sentono più acutamente gli astanti. I tormenti sono illusori. La prima sofferenza è l'ultima sofferenza, perché le lesioni successive si perdono nell'insensibilità.
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