215 frasi, citazioni, aforismi
I compratori di cose inutili sono sempre più saggi di quanto non si creda, comprano piccoli sogni. Quando comprano sono bambini.
Eterni viandanti di noi stessi, non esiste altro paesaggio se non quello che siamo.
Avendo visto con quale lucidità e coerenza logica certi pazzi giustificano a se stessi e agli altri, le loro idee deliranti, ho perduto per sempre la sicura certezza della lucidità della mia lucidità.
Due persone dicono reciprocamente "ti amo", o lo pensano, e ciascuno vuol dire una cosa diversa, una vita diversa, perfino forse un colore diverso o un aroma diverso, nella somma astratta di impressioni che costituisce l'attività dell'anima.
Guardando un cadavere, la morte mi sembra una partenza. Il cadavere mi dà l'impressione di un vestito smesso. Qualcuno se n'è andato e non ha avuto bisogno di portare con sé quell'unico vestito che indossava.
L'unico senso intimo delle cose è che esse non hanno nessun senso intimo.
La sincerità è un'intolleranza.
Per essere grande, sii intero: non esagerare e non escludere niente di te. Sii tutto in ogni cosa. Metti tanto quanto sei, nel minimo che fai, come la Luna in ogni lago tutta risplende, perché in Alto vive.
Non è nei vasti campi o nei grandi giardini che vedo giungere la primavera. È nei rari alberi di una piccola piazza della città. Lì il verde spicca come un dono ed è allegro come una dolce tristezza.
La morale è la cattiva ipocrisia dell'invidia.
Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d'offendere, un cuore eccessivamente spontaneo che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale che accompagna col piede la melodia delle canzoni che il mio pensiero canta, tristi canzoni, come le strade strette quando piove.
La natura è la differenza tra l'anima e Dio.
Sapere che sarà pessima l'opera che mai si farà. Peggiore, tuttavia, sarà quella che non si farà mai.
Non amiamo mai nessuno. Amiamo solo l'idea che ci facciamo di qualcuno. È un concetto nostro quello che amiamo: insomma, amiamo noi stessi.
Segui il tuo destino, bagna le tue piante, ama le tue rose. Il resto è l'ombra di alberi estranei.
Desidero partire: non verso le Indie impossibili o verso le grandi isole a Sud di tutto, ma verso un luogo qualsiasi, villaggio o eremo, che possegga la virtù di non essere questo luogo. Non voglio più vedere questi volti, queste abitudini e questi giorni.
Il mio male peggiore è di non riuscire mai a dimenticare la mia presenza metafisica nella vita. Di qui, la timidezza trascendentale che terrorizza tutti i miei gesti, che toglie a tutte le mie frasi la linfa della semplicità, dell'emozione diretta.
Ripassa domani, realtà! Basta per oggi, signori!
La vita è un male degno di essere vissuto.
Noi non ci realizziamo mai. Siamo due abissi, un pozzo che fissa il cielo.