Il tramonto è un fenomeno intellettuale.— Fernando Pessoa
Il tramonto è un fenomeno intellettuale.
Gli uomini d'azione sono gli schiavi involontari degli uomini di pensiero. Le cose valgono soltanto nella loro interpretazione.
In alcuni il sentimentalismo mostra l'impossibilità di un uso attivo dell'intelligenza; in altri mostra l'assenza dell'intelligenza stessa.
La vita, per la maggior parte degli uomini, è un fastidio che passa senza che se ne accorgano, una cosa triste, costituita da intervalli allegri.
Il tedio è questo: la perdita, da parte dell'anima, della sua capacità di illudersi.
Dicevano gli argonauti che navigare è necessario, ma che non è necessario vivere. Noi, argonauti della sensibilità malata, diciamo che sentire è necessario, ma che non è necessario vivere.
Tutte quelle romanticherie, i tramonti, il mare, sono sempre lì, sono io che spesso manco.
Gli uomini chiudono la propria porta contro il sole che tramonta.
Uno splendido tramonto arrivò ad occidente, così rapido e inatteso da dare la sensazione che il cielo si stesse muovendo velocissimo.
Quando ammiro la meraviglia di un tramonto o la bellezza della luna, la mia anima si espande in adorazione del Creatore.
Quando cala il sole penso spesso che darei qualsiasi cosa per scolarmi una bottiglia. È così triste, quando va via il sole.
Il cristiano deve saper vedere tramonti attorno a sé, senza che per questo il suo sole scompaia; deve essere povero con i fratelli (spiritualmente) poveri e tuttavia non deve rinnegare la sua ricchezza.
La filosofia va necessariamente verso il proprio tramonto, cioè verso la scienza, che tuttavia è il modo in cui oggi la filosofia vive. Tutti possono vedere che la filosofia, su scala mondiale, declina nel sapere scientifico.
Quando un'alba o un tramonto non ci danno più emozioni, significa che l'anima è malata.
Ogni architettura è grande dopo il tramonto: forse l'architettura è veramente un'arte notturna, come quella dei fuochi artificiali.
Non è una colpa desiderare un attimo di pace almeno al tramonto della vita.