La morale è la cattiva ipocrisia dell'invidia.— Fernando Pessoa
La morale è la cattiva ipocrisia dell'invidia.
Viviamo, nell'imbrunire della coscienza, mai certi di cosa siamo o di cosa supponiamo essere.
Felice è colui che dalla vita non esige più di quello che essa spontaneamente gli offre, facendosi guidare dall'istinto dei gatti, che cercano il sole quando c'è il sole e quando non c'è il sole, il caldo, dovunque esso sia.
Esiste una stanchezza dell'intelligenza astratta, che è la più spaventosa delle stanchezze. Non pesa come la stanchezza del corpo, né inquieta come la stanchezza della conoscenza emotiva. È un peso della coscienza del mondo, un non poter respirare con l'anima.
Le angosce della nostra anima sono sempre cataclismi del cosmo. Quando ci arrivano, intorno a noi si perde il sole e si sconvolgono le stelle.
La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo.
Chi non riesce a trovare in se stesso le ragioni e i modi dell'equilibrio morale, non ispiri di trovarli intorno a sé.
Predicare la morale è facile, difficile motivarla.
La moralità consiste nel sospettare gli altri di non essere legalmente sposati.
Gli uomini della più alta moralità sono suscettibilissimi all'influenza del fascino fisico degli altri. La storia moderna, non meno di quella antica, ce ne offre gli esempi più evidenti. Se così non fosse la storia sarebbe veramente illeggibile.
Esiste una causa morale del mondo, per proporci uno scopo finale, conformemente alla legge morale; e per quanto questo scopo è necessario, altrettanto necessario ammettere quella causa: cioè che vi è un Dio.
Occorre costringere le morali a inchinarsi soprattutto dinanzi all'"assetto gerarchico", occorre mettere di fronte alla loro coscienza la loro presunzione finché non giungano concordemente a rendersi conto che è "immorale" dire: "Quel che è giusto per uno deve essere giusto per l'altro".
Morale. Conforme a valori locali e mutevoli. Ha comunque la prerogativa di essere di generale comodità.
Il nostro amore, la nostra disposizione al sacrificio e all'abnegazione di noi stessi fruttificano solo se portati nei rapporti con i nostri simili. La moralità non può vivere e fiorire che nella vita pratica. Noi siamo responsabili anche per gli altri.
Predicare la morale è difficile, motivarla è impossibile.
Se la morale non urtasse, non verrebbe lesa.