In viva morte morta vita vivo!— Giordano Bruno
In viva morte morta vita vivo!
Colui che vede in se stesso tutte le cose è al tempo stesso tutte le cose.
La offesa fu privata, la vendetta è publica.
L'antichità chiamò grande demone questo amore che è padre di tutti i sentimenti, tutti i desideri e tutti gli effetti.
Con questa filosofia l'animo mi s'aggrandisse, e me si magnifica l'intelletto. Però, qualunque sii il punto di questa sera ch'aspetto, si la mutazione è vera, io che son ne la notte, aspetto il giorno, e quei che son nel giorno, aspettano la notte.
Colui che da una diversa visione della cosa più è commosso, non teme le angustie della morte.
Ed è il pensiero della morte che, in fine, aiuta a vivere.
Ogni volta che trascorro del tempo con una persona che sta morendo trovo in effetti una persona che vive. Morire è il processo che inizia pochi minuti prima della morte, quando il cervello viene privato dell'ossigeno; tutto il resto è vivere.
Mi disturba la morte, è vero. Credo che sia un errore del padreterno. Non mi ritengo per niente indispensabile, ma immaginare il mondo senza di me: che farete da soli?
Sì, prova un po' a negare la morte. È lei che ti nega, e basta!
Sappiamo di dover morire, ma l'istinto di conservazione ci consiglia di dimenticarlo.
Entriamo nel sonno per un atto di egoismo giornaliero: nella morte per un egoismo definitivo.
Vorrei morire ucciso dagli agi. Vorrei che di me si dicesse: "Come è morto? Gli è scoppiato il portafogli".
"Siamo nati per morire." Se l'avessi saputo prima!
Solo la morte rivela quale misera cosa siano i corpi degli uomini.
La morte di un amore è come la morte d'una persona amata. Lascia lo stesso strazio, lo stesso vuoto, lo stesso rifiuto di rassegnarti a quel vuoto. Perfino se l'hai attesa, causata, voluta per autodifesa o buonsenso o bisogno di libertà, quando arriva ti senti invalido. Mutilato.