La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere.— Paulo Coelho
La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere.
Voglio continuare a essere folle, vivendo la vita nel modo in cui la sogno e non come desiderano gli altri.
Posso sempre pregare per qualcuno, quando non ho la forza di aiutarlo in qualche altro modo.
Il successo è poter coricarsi ogni sera con l'anima in pace.
Le persone danno valore a qualcosa solo quando si trovano a dubitare se riusciranno a ottenerlo.
Certe persone vivono in lotta con altre, con sé stesse, con la vita. Allora si inventano opere teatrali immaginarie e adattano il copione alle proprie frustrazioni.
La morte è un sonno senza sogni e forse senza risveglio.
Non è vero che la morte ci giunge come un'esperienza in cui siamo tutti novellini, come dice Montaigne. Tutti prima di nascere eravamo morti.
La morte può essere l'espiazione delle colpe, ma non può mai ripararle.
Cristo in vicinanza della morte trema, piange, si abbandona alla disperazione. Socrate conversa serenamente con i suoi discepoli sull'immortalità.
La morte significava ben poco per me. Era l'ultimo scherzo in una serie di pessimi scherzi.
La morte è il riconoscimento della fraternità, della comune natura filiale. Forse è la strada per accogliere l'idea di creazione divina che mi riesce tanto difficile.
Morì con tanta bravura che sembrò non avesse fatto altro in vita sua.
La morte è uno stato di perfezione, il solo alla portata di un mortale.
Non ho paura della morte, ma di morire.
La morte è l'unica cosa che riesce a spaventarmi. La detesto perché oggi si può sopravvivere a tutto tranne che a lei. La morte e la volgarità sono le uniche due realtà che il diciannovesimo secolo non è riuscito a spiegare.