Alla morte pensaci, per non temerla mai.
La fortuna non ha mai fatto un uomo saggio.
Non si trova nessuno che voglia dividere il suo denaro: ma a quanti ciascuno distribuisce la sua vita! Sono stretti nel tenere la borsa; appena si tratta di perdere tempo, sono larghissimi in quella sola cosa in cui è virtù l'avarizia.
Siamo tutti sconsiderati e incauti, insicuri, brontoloni, ambiziosi (ma perché cerco di nascondere con parole troppo blande la piaga di tutti?), siamo tutti malvagi. Pertanto qualunque vizio venga rimproverato a un altro, ciascuno se lo ritroverà in seno.
Tutto è instabile, fallace e più mutevole di ogni burrasca: tutto è sconvolto e muta per i capricci della sorte: fra tanto variare delle vicende umane, la sola cosa certa è la morte; eppure, tutti si lamentano della sola cosa che non inganna nessuno.
Non riflettiamo mai su quanto sia piacevole non chiedere nulla.
Entra infine nel Mio Essere chi, al momento del trapasso, quando abbandona il corpo, pensa soltanto a Me. Questo è vero al di là di ogni dubbio.
Nella vita la cosa più audace è odiare la morte; sono disprezzabili e disperate le religioni che ottundono questo odio.
È impossibile sperimentare la propria morte oggettivamente e continuare a cantare una melodia.
All'ombra de' cipressi e dentro l'urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?
La morte non è così tragica. Tra cent'anni, ciascuno di noi non ci penserà più.
La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.
L'uomo che non solo decide di morire, ma trova anche il modi di farlo, è grande.
E se Dio avesse inventato la morte per farsi perdonare la vita?
I cani non hanno molti vantaggi rispetto di persone, ma uno di loro è estremamente importante: nel loro caso l'eutanasia non è vietata dalla legge; gli animali hanno il diritto a una morte misericordiosa..
Vivere non è poi una gran cosa: tutti i tuoi servi, tutte le bestie vivono: l'importante è morire con dignità, saggezza e coraggio.